venerdì 25 marzo 2011

La scuola di mio papà di Martina 2C

Mio papà frequentava le elementari a Pavillo dal 1964 al 1969.
La scuola si trovava in piazza don Giovanni Giuliani e aveva 2 aule.
I maestri della scuola erano due uno insegnava alle classi 1° 2° e l’altro alle 4° 5°. La classe terza era divisa fra i 2 maestri.
Le pluriclassi erano composte da circa 20 alunni di entrambi i sessi.
In 1° e 2° si studiava solo italiano e matematica in 3° 4° 5°  anche geografia e storia. Religione era tenuta dal parroco e ogni mattina prima di andare a scuola bisognava assistere alla messa.
La scuola iniziava alle ore 8 e finiva a mezzogiorno, con il rientro al pomeriggio dalle 14 fino alle 16. Si frequentava dal lunedì al sabato eccetto i pomeriggi del giovedì e del sabato.
I banchi erano doppi con le panche attaccate. Nella classe c’erano la lavagna e un  abbecedario .
Per scrivere si usava una penna stilografica con la pompetta che succhiava l’inchiostro dal calamaio e dato che con questa penna si potevano macchiare i quaderni si usava una carta speciale chiamata carta assorbente che serviva per assorbire l’inchiostro in eccesso. Si scriveva su normali quaderni. Non si portava la divisa. E non si facevano gite.

venerdì 11 marzo 2011

La scuola al tempo dei miei nonni di Giulia A. e Simone

      I miei nonni hanno frequentato la scuola elementare a Brez negli anni 1936-1944.
In quegli anni gli insegnanti erano severi ma bravi. C’erano tre insegnanti: uno per la musica, un prete per la religione e uno per tutte le altre materie. Le elementari duravano otto anni, nei primi quattro anni le classi erano miste e gli altri quattro anni le classi erano separate. I compiti che assegnavano erano solitamente lunghissime poesie da imparare a memoria.


      Le materie erano :
  • religione
  • canto
  • disegno e bella scrittura
  • ortografia
  • lettura espressiva e recitazione
  • storia
  • geografia
  • nozioni varie
  • aritmetica e contabilità
  • scienze fisiche e naturali
  • nozioni di diritto ed  economia
  • educazione fisica
  • lavori donneschi e manuali
  • igiene e cura della persona
  • disciplina (condotta)

      La scuola che frequentava si divideva in due periodi: il primo iniziava al quindici settembre e finiva al quindici marzo, il secondo periodo iniziava al quindici marzo e terminava al quindici giugno. Le lezioni iniziavano di mattina alle 8.00 e terminava alle 11.00, ma prima si doveva andare in chiesa ad ascoltare la messa. Si doveva andare a scuola anche di pomeriggio dalle 13.00 fino alle 15.00 sempre a piedi perché non esistevano i mezzi pubblici. I voti utilizzati erano: lodevole, buono, discreto e sufficiente. I materiali che usavano erano: una matita, una gomma per matita e inchiostro,un porta pennini,un asticciola e dell’ inchiostro nei banchi. I quaderni erano piccoli e si differenziavano a seconda di come erano le righe: numero 5 (= lo spazio tra una riga e l’altra era di circa 1 cm), numero 2 e 3 dove lo spazio tra le righe era uno largo e uno stretto.
       I banchi erano lunghi e accoglievano tre o quattro scolari. L’aula veniva riscaldata con una stufa a legna dove la legna veniva procurata dal comune. Gli zaini non esistevano c’erano solo borse a tracolla di stoffa. Si aveva un quaderno per ogni materia, c’erano solo 2 libri, un sussidiario (con più materie) e un libro di lettura. L’unica gita che si faceva era la festa degli alberi durante la quale a ognuno veniva regalato un alberello da piantare nel bosco. L’unica carta che esisteva era quella bianca (normale). I giocattoli posseduti dai bambini erano un pallone, le bambole,la tria,la dama,la corda,la tombola e infine una cucina in miniatura. Le uniche biciclette e tricicli che esistevano erano pochi e vecchi. Durante il tempo libero si aiutava in casa cucinando o aggiustando calzini,si doveva anche lavorare nel loro negozio o in campagna. L’unica vacanza che si faceva era trascorrere alcuni giorni in montagna. il carnevale era una delle poche feste in cui i ragazzi si divertivano giocando e mascherandosi.
Per telefonare si doveva andare al paese e per guardare la tv bisognava recarsi nei bar. Per i lavori più faticosi si usavano buoi, muli e mucche. Solo nel 1948 nel paese dei miei nonni è arrivato il primo trattore a tre ruote.