lunedì 13 giugno 2011

Mia mamma di Veronica B.

Mia mamma ha frequentato la scuola negli anni 69/82 a Thiesi in provincia di Sassari. La scuola si chiamava Giovanni Antonio de Martini.
La scuola iniziava in ottobre e finiva a giugno. Ha frequentato nel periodo scolastico le elementari, le medie e le superiori. Le classi erano miste e molto numerose che partivano da 25/27 alunni. Le sezioni arrivavano fino alla d. Alle elementari indossavano dei grembiuli colorati dal blu al bianco, mentre alle medie non si indossava nessun grembiule. A quel tempo le materie erano molte di più di quelle adesso: applicazioni tecniche, matematica, storia, geografia, motoria, religione, francese e scienze.
Le gite si facevano nella propria regione o al di fuori però se ci si comportava male non si poteva andare.
A quel tempo le automobili non c‘erano tante e quindi i ragazzi dovevano raggiungere la scuola a piedi oppure in autobus.
A scuola non c’ era la mensa. Per ogni materia c’ era un professore, il loro comportamento era molto severo.    

Luca racconta la scuola della nonna

Mia nonna negli anni 1943-1951  ha frequentato la scuola elementare di Nanno. Era ubicata in un edificio dei primi del 900. Il primo piano era adibito a scuole, c’erano 3 aule, un archivio e 2 servizi, uno per i maschi e uno per le femmine. In queste 3 aule si raggruppavano 8 anni di scuola elementare. Le materie erano poche ma venivano approfondite in modo esaudiente. Le materie erano: italiano, matematica, geografia, storia, disegno, scienze, canto e attività manuali. Avevano un unico insegnante (uno per anno) tranne per  religione che c’era il parroco. Erano tutti severissimi. Le classi erano miste (maschi e femmine insieme).
Le classi erano pluriclassi e quindi ragazzi di età diverse.
Nella scuola di mia nonna si faceva talvolta anche qualche gita come ad esempio a San Romedio o in alcuni masi ma ci si andavano a piedi.
Il materiale scolastico era: Quaderni a quadretti per matematica e geometria, a righe per italiano e geografia e bella scrittura. I quaderni erano di un formato piuttosto piccolo. Per scrivere si usava un’asticella dove era attaccato un pennino che si intingeva nel calamaio, per disegnare matita e poche matite colorate.

La scuola di ieri di Lorena

Lorena ha intervistato la nonna che frequentava la scuola di Dermulo negli anni tra il 1947 e il 1955.
Alla scuola elementare c’erano classi molto spaziose con soffitti alti, pavimenti in legno. Sempre in legno erano anche i banchi che avevano un foro, il posto cioè, dove veniva posizionato il calamaio e una fessura dove appoggiare il pennino. Per asciugare l’inchiostro si usava la carta assorbente. I banchi erano attaccati alle panche ed erano disposti su un'unica fila. Gli alunni erano moltissimi arrivavano essere anche 40 o 50.
La scuola era obbligatoria dai 6 ai 14 anni e solo i bambini più ricchi potevano frequentare le medie e le superiori.
C’era un unico maestro per tutte le materie. La lezione di religione era tenuta dal prete; le lingue straniere non venivano insegnate. 
L’insegnante era severissimo e  aveva un bastone con il quale picchiava le teste o le mani degli alunni per punizione.
La giornata scolastica iniziava alle 7.00 con la Messa e alle  8.00 ci si recava a scuola fino alle 11.00. Il pomeriggio si ritornava in classe dalle 13.00 fino alle 15.00.
Nell’ambito scolastico si svolgevano due ore di attività lavorative: i maschi lavoravano il legno mentre le ragazze ricamavano o lavoravano la maglia. 
I cicli scolastici erano: asilo, elementari e medie. 
Non si svolgevano gite solo alla fine dell'anno scolastico si faceva un'uscita a San Romedio.  
Si usava sempre la forma di cortesia (Voi) sia con i genitori che con i maestri.

Quando mio nonno andava a scuola di Federico N.


Mio nonno è andato a scuola a Mechel dal 1943 al 1951,  frequentando solo le elementari che a quel tempo duravano 8 anni.
L’ anno scolastico iniziava a settembre e finiva a giugno e le lezioni si svolgevano dalle 8.00 alle  11.00 per il pranzo  tornava a casa e rientrava a scuola  dalle 13.00 fino alle15.00. A mezzogiorno, mio nonno, oltre a mangiare portava il pranzo a suo padre in campagna a Rallo; il tragitto era lungo e doveva farlo tutto a piedi .
Gli scolari , al posto degli zaini, avevano  cartelle di cartone in cui tenevano il materiale scolastico che comprendeva anche 6 colori a matita .
La sua classe era formata da 25 bambini metà femmine e metà maschi.
A quel tempo si studiava: italiano, matematica, musica, motoria, geografia, storia, arte, religione, geometria e scienze.
I maestri erano tutti severi,
Gite se ne facevano pochissime ,  lui, ne ha fatta solamente una a Venezia.   

venerdì 10 giugno 2011

"La scuola di mio nonno" di Nicola V.

Mio nonno ha frequentato la scuola dal 1932 al 1943.
Ha iniziato con le elementari, poi le medie ed infine l’ Agraria S. Michele.
Alle elementari la giornata scolastica iniziava alle 7:30 con la messa, e poi dalle 8:00 alle 11:30 con due rientri pomeridiani dalle 14:30 alle 16:00.
Alle medie l’ orario era lo stesso,(esclusa la messa che non veniva celebrata).
All’ Agraria si iniziava dalle 8:00 alle 12:00 e 2 volte in settimana dalle 13:00 alle 16:00 si lavorava in campagna.
Il giovedì era un giorno libero ed il sabato (FASCISTA)
Si andava in parata con le seguenti divise : alle elementari da “Balilla”e alle medie da “Avanguardista”,  oppure se era brutto tempo si raccontavano storie riguardanti Mussolini.
Le varie punizioni applicate erano copiare lunghi testi,o inginocchiarsi dietro alle lavagne.
Gli insegnanti:  alle elementari,dalla 1°alla 2° una maestra per tutto,poi dalla 3°alla 5° un maestro unico per tutto.
Alle medie un professore per italiano  e matematica ed un professore per storia e geografia, in particolare all’agraria ti veniva insegnato a creare miscele per l’agricoltura. In tutte le scuole la religione era insegnata dal prete;
le aule “extra” (dove non si faceva lezione) erano:
una biblioteca, una palestra ed un’ aula contenente dei modellini di auto-trattori- locomotive ecc. con il necessario per studiarne il meccanismo.
in tutte le scuole le classi erano separate, non si effettuavano delle gite causa la guerra.
Gli arredamenti scolastici: di solito le classi erano arredate  con (oltre ai banchi e alle lavagne) una cattedra rialzata, un crocifisso ed un quadro/foto di Mussolini , in alcune classi anche la bandiera italiana con lo stemma dei Savoia.

La scuola di una volta di Kevin


Mia nonna ha frequentato la scuola elementare dal 1958 al 1963 e quella media dal 1963 al 1966 a Trepuzzi (LE). Le classi erano numerose (27-28 alunni/e) e divise ( maschi-femmine) con un solo professore o professoressa.
La scuola iniziava alle 8.00 e finiva alle 12.30, mia nonna poi mangiava lì e poi tornava a casa.
L’insegnante era esigente e dolce, non dava punizioni corporali e insegnava tutte le materie che erano : matematica, italiano, scienze, religione, geografia, storia, arte.
La ricreazione era dalle 10.00 alle 10.15 e si stava in classe seduti e si poteva solo parlare e mangiare la merenda sotto la stretta sorveglianza della maestra.
In gita si andava una volta all’anno e solo in luoghi vicini all’edificio scolastico e qualche volta si facevano anche foto di classe.
La maestra pretendeva ordine e pulizia infatti la mattina controllava a tutte i capelli, le unghie, i denti, il grembiule, le scarpe e le orecchie dovevano essere pulite e se qualcosa non andava bene si prendeva una nota.
Era obbligatorio il grembiule blu con il fiocco bianco
Anche lo zaino doveva essere ordinato e doveva contenere 4 quaderni piccoli: uno per storia,geografia e scienze, uno per italiano, uno per matematica e uno per religione.
Lo zaino doveva contenere anche squadre e righello, pennino, i due libri di testo consegnati dalla scuola, colori a matita, gomma e dopo la terza le penne biro.
I banchi erano di legno simili a quelli della chiesa, attaccati alle sedie per 5 alunne con 5 buchi per il calamaio dato in dotazione dalla scuola.
Dopo la terza i banchi sono diventati singoli.
L’insegnante spiegava bene e apprendeva subito gli argomenti e si riusciva a portare a termina il programma regolarmente con un buon esito.

venerdì 15 aprile 2011

Le schede di valutazione (pagelle) a confronto


Le pagelle che possediamo risalgono al……

1 pagella1943-1944 (scuola elementare di Brez)
2 pagella 1946-1947 (scuola elementare di Cles)
3 pagella 1973-1974 (scuola elementare di Tuenno)












Differenze:

la seconda e la terza pagella sulla testata c’è scritto “MINISTERO DELLA        REPUBBLICA ISTRUZIONE” invece sulla prima pagella c’è scritto        “provincia di Trento”.
sulla prima e sulla seconda pagella troviamo scritto \ PAGELLA SCOLASTICA  dell’ alunno/a …………………… figlio/a………………….. cosa che sulla terza pagella  non troviamo.
le materie della prima pagella:
- religione – canto - disegno e bella scrittura- lettura espressiva e recitazione –ortografia – lettura ed esercizi scritti di lingua – aritmetica e contabilità – nozioni varie – geografia – storia – scienze fisiche e naturali e igiene – nozioni di diritto e di economia – educazione fisica – lavori donneschi e manuali – disciplina (condotta) – igiene e cura della persona .
le materie della seconda pagella:
- religione –educazione morale, civile e fisica – lavoro – lingua italiana – storia geografia – aritmetica e geometria – scienze e igiene – disegno e bella scrittura – canto. 
le materie della terza pagella:
- religione – comportamento – lettura, scrittura ed altre attività espressive – aritmetica e geometria – attività manuali e pratiche.
la prima pagella è di colore azzurro, la seconda e la terza sono di un colore verde salvia.
la prima pagella è di cartoncino, la seconda e la terza sono di carta.
la prima pagella è stata stampata dalla tipografia Visintainer di Cles ed è relativa all'anno della costituzione della neo - Repubblica Italiana.
nella seconda pagella dietro c’è un francobollo.