lunedì 13 giugno 2011

La scuola di ieri di Lorena

Lorena ha intervistato la nonna che frequentava la scuola di Dermulo negli anni tra il 1947 e il 1955.
Alla scuola elementare c’erano classi molto spaziose con soffitti alti, pavimenti in legno. Sempre in legno erano anche i banchi che avevano un foro, il posto cioè, dove veniva posizionato il calamaio e una fessura dove appoggiare il pennino. Per asciugare l’inchiostro si usava la carta assorbente. I banchi erano attaccati alle panche ed erano disposti su un'unica fila. Gli alunni erano moltissimi arrivavano essere anche 40 o 50.
La scuola era obbligatoria dai 6 ai 14 anni e solo i bambini più ricchi potevano frequentare le medie e le superiori.
C’era un unico maestro per tutte le materie. La lezione di religione era tenuta dal prete; le lingue straniere non venivano insegnate. 
L’insegnante era severissimo e  aveva un bastone con il quale picchiava le teste o le mani degli alunni per punizione.
La giornata scolastica iniziava alle 7.00 con la Messa e alle  8.00 ci si recava a scuola fino alle 11.00. Il pomeriggio si ritornava in classe dalle 13.00 fino alle 15.00.
Nell’ambito scolastico si svolgevano due ore di attività lavorative: i maschi lavoravano il legno mentre le ragazze ricamavano o lavoravano la maglia. 
I cicli scolastici erano: asilo, elementari e medie. 
Non si svolgevano gite solo alla fine dell'anno scolastico si faceva un'uscita a San Romedio.  
Si usava sempre la forma di cortesia (Voi) sia con i genitori che con i maestri.

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