Lorena ha intervistato la nonna che frequentava la scuola
di Dermulo negli anni tra il 1947 e il 1955.
Alla scuola elementare c’erano classi molto spaziose con
soffitti alti, pavimenti in legno. Sempre in legno erano anche i banchi che avevano un foro, il posto cioè,
dove veniva posizionato il calamaio e una fessura dove appoggiare il pennino. Per asciugare l’inchiostro si usava la carta assorbente. I banchi erano attaccati alle panche ed erano disposti su un'unica fila. Gli alunni erano moltissimi arrivavano essere anche 40 o
50.
La scuola era obbligatoria dai 6 ai 14 anni e solo i
bambini più ricchi potevano frequentare le medie e le superiori.
C’era un unico maestro per tutte le materie. La lezione di
religione era tenuta dal prete; le lingue straniere non venivano insegnate.
L’insegnante era severissimo e aveva un bastone con il quale picchiava le teste o le mani degli alunni per punizione.
La giornata scolastica iniziava alle 7.00 con la Messa e alle 8.00 ci si recava a scuola fino alle 11.00. Il pomeriggio si ritornava in classe dalle 13.00 fino alle 15.00.
Nell’ambito scolastico si svolgevano due ore di attività lavorative: i
maschi lavoravano il legno mentre le ragazze ricamavano o lavoravano la maglia.
I cicli scolastici erano: asilo, elementari e medie.
Non si svolgevano gite solo alla fine dell'anno scolastico si faceva un'uscita a San Romedio.
Si usava sempre la forma di cortesia (Voi) sia con i genitori che con i
maestri.
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